Il famoso “caffè sospeso” napoletano
Dalla città del caffè un metodo per aiutare i poveri.
La tradizione del caffè sospeso nasce dall’idea che nessuno dovrebbe mai essere privato dal piacere di bere questa speciale bevanda.
Nella città di Napoli, da oltre 100 anni, permane la tradizione del famoso “caffè sospeso” in base alla quale una persona, dopo aver consumato il suo caffè al bar, può decidere di pagarne due: resta per cui “sospeso” un caffè, per dare la possibilità anche ai più poveri di berne uno senza avere la preoccupazione di non riuscire a pagarlo.
Si dice che questo atto di solidarietà sia nato durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le risorse monetarie di ogni famiglia erano ridotte e in molti non si potevano permettere il lusso del caffè.
Oggigiorno è possibile trovare questo gesto filantropico e solidale non solo a Napoli, ma anche nel resto d’Italia, diventando un’iniziativa ripresa da tantissimi bar, che sostengono la partecipazione alla donazione di un caffè a uno sconosciuto che non può permetterselo.
Un aroma che sa di fratellanza, altruismo e generosità, un fatto umanitario che ritroviamo al giorno d’oggi, in questo particolare momento di piena crisi economica, con il nome di “spesa sospesa”: un’idea a sostegno delle famiglie in difficoltà con beni di prima necessità.
La collaborazione e il sostegno sono un grande motore per fronteggiare questa emergenza e per il futuro dell’umanità.