Napoli, la città del caffè
La cultura del caffè di Napoli è unica rispetto a tutte le altre città nel mondo. Scopri com’è bere il miglior caffè nei bar di tutta la città e dai un’occhiata ai nostri consigli da esperti per bere un ottimo caffè.
Una tazza di caffè autentico a Napoli costa raramente oltre un euro. In effetti, la maggior parte dei caffè di Napoli addebita solo 90 centesimi per una tazza di caffè perfettamente realizzata. Forse è per questo che la gente del posto beve 3-4 tazze ogni giorno.
Una tradizione che continua a sussistere a Napoli è quella dei caffè letterari, veri e propri luoghi di aggregazione dove poter leggere, ascoltare musica e dialogare con gli altri frequentatori e, ovviamente, sorseggiare una tazza di buon caffè. Come in origine, questi caffè mettono a disposizione libri, riviste, organizzano dibattiti, proiezioni di film, mostre fotografiche, concerti e quant’altro concerne la diffusione dell’arte e della cultura nella città.
Uno dei caffè letterari più famosi è l’Intra Moenia situato in Piazza Bellini in posizione centrale. Intra Moenia è un piacevole caffè di Napoli in cui è possibile fare una pausa sorseggiando un caffè anche in un tavolo esterno.
Nella città di Napoli, come anche in quella di Trieste, il “culto del caffè” è profondamente radicato nella tradizione e la sua preparazione da parte dei baristi è quasi maniacale. Il caffè è sempre ricavato da miscele molto tostate di robusta e, inoltre, viene preparato molto ristretto con un gusto finale molto forte.
Il caffè arrivò molto in ritardo, rispetto a quanto pensiamo e in modi misteriosi e quasi leggendari.
La leggenda narra che Maria Carolina d’Asburgo Lorena portò con sé a Napoli il rito del caffè da Vienna, sua città d’origine, in seguito al matrimonio con Ferdinando di Borbone.
Ben presto, proprio a Napoli, venne inventata la macchinetta da caffè napoletana, la cosiddetta “Cuccumella”, antesignana della moka, poi diffusa in tutta Italia come strumento utilizzato per la preparazione casalinga del caffè.
La “Cuccumella napoletana” fu poi soppiantata dalla successiva invenzione della macchina per espresso, la cosiddetta “Moka”: quello che non cambiò mai, però, fu la miscela a tostatura scura della quale i napoletani erano divenuti velocemente grandi maestri, al punto da far guadagnare al proprio caffè il titolo di “espresso napoletano”, che, ancora oggi, è il caffè per eccellenza dei moltissimi cultori della bevanda in tutta Italia.